40 anni di nuovi inizi

Jean-Pierre Argoud ha fondato ARC Industries nel 1981 con l’intento di offrire un servizio di produzione di tubazioni e caldaie per le cartiere della regione di Grenoble. L'acquisizione di un importante cliente ha permesso all'azienda di passare alla lavorazione industriale della lamiera con ambiziosi investimenti: un robot di saldatura e una macchina laser alla fine degli anni '80, e persino una macchina di punzonatura e taglio laser nel 1996. Nei primi anni 2000, il portafoglio clienti si amplia e l'azienda sviluppa competenze specifiche nella lavorazione di materiali nobili.

La crisi del 2008 e la concorrenza cinese hanno portato a un calo del fatturato del 40%: Argoud ha scelto di non licenziare il personale, ma ha posto un freno a nuovi investimenti.

Nel 2016, il fondatore si è ritirato e ha passato il testimone a Romain de Tellier, un promettente imprenditore di 31 anni. “Cercavo un'azienda da rilevare dopo aver chiaramente identificato la lavorazione delle lamiere come settore di interesse. Ho avuto la fortuna di ricevere presto delle responsabilità: mi sono ritrovato a dirigere una fabbrica a 26 anni e ho dovuto imparare in fretta, oltre ad aver lavorato per tre anni in una fabbrica di caldaie”, ricorda de Tellier. La sua esperienza e il forte interesse nel settore della lamiera hanno convinto Argoud a fidarsi di lui. Ha poi ricevuto l’appoggio di BPI France e dell'associazione Arts et Métiers Alumni a sostegno del suo piano di finanziamento.

 

Un progetto di gestione collaborativa

Il desiderio di de Tellier di rilevare un'azienda nasceva da una matura riflessione sulla filosofia che voleva attuare: “un modello di gestione collaborativa in cui la solidarietà verso le persone include il diritto di sbagliare. Quando l'errore di una persona ha causato danni per 25.000 euro, abbiamo trasformato tale errore in un'opportunità di apprendimento. Tutto il team ha compreso in che modo mantenere quella persona potesse aprire la strada a nuovi progressi: concedendo responsabilità agli altri, insieme alla possibilità di sbagliare, gli errori sono praticamente inesistenti. Qualsiasi discussione avviene in un’atmosfera di fiducia. Autonomia e libertà diventano forti motivazioni a lavorare in squadra”.

Applicando la stessa logica, l'azienda ha assunto persone senza precedenti esperienze che dimostravano un reale desiderio di imparare.

Una lettera per Babbo Natale

Sebbene l'azienda potesse contare su grandi clienti soddisfatti, il potenziale di sviluppo della collaborazione era prossimo allo zero. “Dovevamo puntare alle grandi industrie che non avevano ancora concentrato i loro fornitori come invece era già avvenuto nel settore automotive o aeronautico.

Era chiaro che dovevamo padroneggiare la catena del valore della trasformazione dei metalli ed espanderci con una crescita organica ed esterna entro il 2017. Tuttavia, nella nostra attività, gli asset generano fatturato”, spiega de Tellier. Quindi, abbiamo preparato un piano di investimenti con l'aiuto dell'intera azienda. “Ho chiesto a tutti di scrivere una lettera a Babbo Natale”, ricorda con un sorriso de Tellier. I membri del team hanno fatto un inventario accurato delle carenze hardware dell'azienda ed elaborato una “lista dei desideri” del valore di 5 milioni di euro, ridotta a 3,8 milioni di euro in tre anni, tenendo in considerazione le priorità.

 

Il primo passo: una macchina laser Prima Power

Il primo investimento doveva essere una macchina di taglio laser automatizzata con una torre di pallettizzazione a carico misto, ma la scelta del produttore giusto era fondamentale e le esigenze e gli obiettivi di ARC Industries erano piuttosto ampi fino a quando non hanno incontrato Guy Solmini, Sales Manager di Prima Power France: “Prima di procedere con la vendita, Prima Power si è interessata alla nostra produzione e ai nostri processi. Guy ci ha incoraggiato a passare all'automazione per migliorare più velocemente", afferma de Tellier.

ARC Industries necessitava inoltre di uno specifico contratto di manutenzione che potesse coniugare rapidità di intervento e costi controllati: “Romain doveva occuparsi di un arduo compito e abbiamo imparato molto da questo scambio. Abbiamo lavorato sia con il cliente che con la direzione per fare qualcosa che mai avevamo fatto prima. Alla fine, questo ci ha portato al primo posto per quanto riguarda la manutenzione e per noi ha rappresentato un punto di forza”, ammette Christophe Berquet, Sales Director di Prima Power France.

De Tellier ha inoltre visitato le aziende per vedere diverse macchine in funzione. “Prima Power si è distinta. Abbiamo osservato le prestazioni con spessori diversi e testato il loro software per assicurarci che potesse sviluppare una struttura complessa”.

Infine, ARC Industries ha investito in una macchina laser Prima Power Platino Fiber da 4 kW con robot di smistamento e impilamento LST, in grado di gestire spessori fino a 25 mm per il ferro e 15 mm per l'acciaio inossidabile, con telecamere per il controllo remoto e un magazzino Compact Tower a nove cassetti, con due cassetti per gli scheletri, che può operare di notte, per un totale di quasi 3.000 ore/anno.

Cambiare le regole del gioco con una Combi Genius CG 1530

Quando l'azienda ha iniziato a considerare una macchina combinata di punzonatura e taglio laser con pallettizzazione, il processo è stato altrettanto accurato.

Sono stati consultati altri produttori e, sebbene de Tellier ammetta che la prima esperienza abbia dato a Prima Power un vantaggio, “hanno dovuto ancora superare una fase di prova con pezzi di nostra progettazione, combinando punzonatura, formatura e maschiatura nella nostra officina. In più, i pezzi dovevano essere programmati automaticamente, con un ciclo produttivo di 4 ore alternando la lavorazione di lamiere in ferro e acciaio inossidabile. Ultimata la consegna e l'installazione, abbiamo avviato la procedura e ce ne siamo andati. Il giorno dopo abbiamo scoperto che tutto aveva funzionato alla perfezione.”

Alla consegna del nuovo Combi Genius CG 1530, la precedente Combi di Prima Power funzionava ancora in modo affidabile. Il modello di nuova generazione è dotato di uno spostamento della lamiera più veloce per una maggiore produttività e una migliore autonomia grazie alla capacità di 88 utensili (anziché 32). Tempi di attrezzaggio ridotti, con il passaggio dalla punzonatura idraulica a quella elettrica da 30 tonnellate, in una macchina che mantiene comunque la rumorosità a un livello confortevole, semplifica la programmazione e riduce i costi di manutenzione.

La possibilità di formatura dall'alto o dal basso e l'aggiunta della maschiatura hanno trasformato il business dell'azienda: “Abbiamo un prodotto che produciamo in 50-60.000 unità l'anno, con 6-8 inserti e diverse varianti che rendono antieconomico lo stampaggio. Il cliente ha accettato la trasformazione del processo con la nostra nuova macchina;

abbiamo eseguito punzonatura, formatura e maschiatura, utilizzando la maschiatura a flusso che aumenta la resistenza meccanica e ci permette di utilizzare la formatura superiore e inferiore, dal momento che un pezzo viene piegato dopo la lavorazione. Tutto sommato, un numero minore di operazioni manuali assicura più tempo per attività a maggiore valore aggiunto”, afferma de Tellier.

Partendo dal principio di “rendere l'avventura umana l'anima dell'industria del futuro”, ARC Industries offre una proposta commerciale basata su un alto livello di industrializzazione e servizi “Design to Value”.

“Infine, amiamo reinventare e facilitare le relazioni industriali”, conclude Romain de Tellier, che apprezza la creazione di partnership costruttive con i suoi clienti e fornitori, come ben sa Prima Power.

 

Puoi leggere questa e altre storie sull'ultimo numero di Power Line: il magazine del gruppo Prima Industrie. Leggilo qui.

Ultimata la consegna e l'installazione, abbiamo avviato la procedura e ce ne siamo andati. Il giorno dopo abbiamo scoperto che tutto aveva funzionato alla perfezione

Romain de Tellier
Proprietario

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